È stato da poco presentato in Commissione Turismo (Industria) alla Camera dei Deputati il Disegno di Legge 3088 a firma Dori Devis.
La nostra Associazione si è più volte confrontata con l’estensore ed il suo staff al fine di ottenere un testo migliore di quello presentato in Commissione Attività produttive al Senato dal suo stesso partito (il Ddl Croatti). Anche in questo caso abbiamo proposto, sulla base del testo esistente, un nostro testo “alternativo” – o meglio più completo – che contenesse anche la professione di accompagnatore turistico e continueremo ad insistere su questa linea.
In questo momento, nei due rami del Parlamento, sono tre i disegni di legge che intendono riformare le professioni turistiche. Con accenti e dettagli diversi, i tre ddl sono però accomunati dalla completa assenza di qualsiasi riferimento alla professione degli Accompagnatori turistici. Nonostante i nostri rilievi, è una mancanza che non può più spiegarsi con semplice, e comunque grave, ignoranza o altrettanto grave distrazione.
Tutti infatti parlano di riforma delle professioni turistiche ma la quasi totalità degli interlocutori, istituzionali o di categoria, ha in mente solo la professione di guida turistica. Quando un’altra Associazione cita gli Accompagnatori, lo fa esclusivamente per tirare acqua al proprio mulino, e nella stragrande maggioranza dei casi si tratta del mulino delle guide “locali” nella loro accezione più “antica”.
Non ultimo è stato il caso dell’incontro del 30 giugno con l’Assessore al Turismo della regione Lazio, Dott.ssa Valentina Corrado organizzato in vista della prossima discussione in Conferenza Stato – Regioni dei progetti di legge presentati in Parlamento.
All’incontro erano presenti la maggior parte delle Associazioni di categoria. Noi abbiamo fatto la nostra parte chiedendo anche all’Assessore di perorare la causa degli Accompagnatori turistici, e di adoperarsi per il rispetto della normativa italiana ed europea in merito alla validità nazionale della abilitazione alla professione di Guida turistica.
Molte Associazioni (tranne Noiturismo che si è però limitata ad illustrare le mansioni e la definizione della professione di Accompagnatore) hanno citato gli Accompagnatori solamente per affermare che la Guida nazionale si sovrappone alla professione di Accompagnatore turistico, ma nessuno ha chiesto che la nostra professione sia normata parallelamente a quella di Guida, proprio per evitare sovrapposizioni o cancellazioni.
Si pretende, insomma, di evocare gli Accompagnatori come spauracchio, relegandoli però in una posizione di subalternità, come professionisti di serie B.
Solo Agilo chiede che si normino entrambe le professioni con pari dignità. Una richiesta concretizzata nei testi proposti per modificare due dei disegni di legge in materia (Croatti e Devis) che il Parlamento ha iniziato a esaminare nelle rispettive Commissioni. Le integrazioni proposte puntano a una definizione puntuale delle due professioni e delle mansioni ESCLUSIVE di ognuna. Per la tutela dei professionisti del turismo, dei loro committenti e soprattutto dei viaggiatori.
Non vorremmo che l’assenza di normazione possa nascondere un tentativo di liberalizzazione sregolata della professione o un tentativo di assimilazione tra le due professioni, che dovrebbero invece rimanere distinte.
Fortunatamente l’Assessore Corrado sulla scia dei suoi predecessori ha affermato l’importanza della necessità di riformare tutte le professioni turistiche e congiuntamente al Presidente della Commissione turismo del Lazio ha fatto intendere che di ritorno alla Guida locale non se ne parla.
Per questo continueremo ad insistere nel chiedere che la riforma delle professioni sia complessiva e che sia il Parlamento, e solo quello, a normarle e ad introdurne di nuove, visto che ne ha l’esclusiva competenza, come rimarcato dalle sentenze della Corte Costituzionale.